ìo Sricci&ldi
U010IA DI' «DICI
MELODRAMMA TRAGICO IN TRE ATTI.
1
Cl^x
LEONORA DE’ MEDICI
posto in musico bai maestro
DA RArPRESEINTARSI
ìtsil sansa© © & a. ® n sr ©
TEstate 1855.
MILANO
COI TIPI DI FRANCESCO LUCCA.
La proprietà sì della musica che del libretto appartiene
al maestro G. Briccialdi, che intende valersi di tutti
1 diritti che gli accordano le vigenti leggi di proprietà.
MUSIC LIBRARY
UNC-CHAPEL HILL
«
Leonora j figlia a Don Garzici di Toledo , fratello
della moglie di Cosimo , Granduca di Toscana , era
avvenente oltremodo , accostumata e gentile. Cosimo
volle sposarla al suo figlio Piero, il quale , cV indole
prodiga c sfrenata, mal sopportando quel nodo , a
cui fu costretto dal paterno volere , proseguì , anche
dopo le nozze, nell* abbominevole sua condotta e nei
vizii che il deturparono. Sangue spagnuolo scorreva
nelle vene di Leonora; era bella, e forte gradiva
sentirsene lodare. Abbandonata a sè stessa, in mezzo
agii incanti della corte medicea e ai non buoni esempi
della Orsini e della Cappello, trascurata dal marito .
circuita dai più eleganti tra i cavalieri fiorentini ,
sentì nell * anima il duro conflitto di una passione ,
che le gridava con voce sopra ogni altra possente .
Piero potè chiaramente leggere nel cuore eli sua moglie.
e, non tanto per gelosia di offeso amore 3 quanto per
eccesso di sdegno si determinò a sanguinosa vendetta.
Eminentemente drammatico è questo soggetto ma
sciagurate e terribili sono le passioni che in esso si
svolgono. Il perchè fu mio intendimento (allontanando
ad arte le circostanze più atroci) di farle vedere nelle
toro più deplorabili conseguenze onde se ne tragga
argomento a maggiormente frenarle.
Se io m'abbia raggiunto lo scopo^ giudicherà il colto
publicOj il solo giudice competente di ogni lavoro rap¬
presentativo.
L’AUTORF.
PERSONAGGI
ATTORI
FRANCESCO DE’ MEDICI,
granduca di Toscana . Sig. Alessandrini Luigi
PIERO, suo fratello . . Sig. Mattioli Domenico
BIANCA, granduchessa . Sig.a Fiorio Linda
LEONORA, moglie di Piero Sig.a Abbadia Luigia
GUIDO ANTINORI, cavaliere
fiorentino . Sig. Saccomano Luigi
GIULIO CACCINI , musico
alla Corte del Granduca. Sig. Fagnoni Luigi
FRANCIOTTO, scudiero di
Piero . Sig. EEorbone Gaetano
CORO E COMPARSE
Cavalieri - Dame - Cortigiani - Paggi
Damigelle - Scudieri - Araldi - Armigeri - Suonatori
Amici di Piero - Maschere - Popolo.
L’azione è in Firenze (1579.)
Le scene sono inventate e dipinte dal signor Carlo Sala .
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in 2019 with funding from
University of North Carolina at Chapel Hill •
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IL MISTERIOSO CAVALIERE
SCENA PRIMA.
Piazza di Santa Croce in Firenze disposta per un torneo,
sul davanti ricco padiglione.
All’ alzarsi del sipario lo squillo delle trombe annunzia il
termine del combattimento e la vicina incoronazione del ca-
valier vincitore. Il Granduca B^ranccsco, Bianca e JLco-
nora siedono sotto il padiglione, dove fanno corteggio le
Dame, i Paggi e i Cavalieri del torneo e della Corte, tra
i quali Giulio Caccini. Veggonsi all’ intorno gli Armigeri,
gli Scudieri, i Suonatori e il Popolo, che con vivissimi
plausi salutano il Wincitor del Torneo, che si avanza,
avendo abbassata la visiera, in mezzo agli Araldi. Sta in
disparte, col suo Scudiero, il vinto Cavaliere, in bruna
armatura, aneli’ esso con visiera abbassata.
Coro generale.
Uomini
LT intorno echeggino
Gl’inni di lode;
D’ un lauro cingasi
Il vincitor!
Vieni : tal gloria
Ti ottenne, o prode.
La tua vittoria,
Il tuo valor!
$
Donne
ATTO
Vieni ad eleggerti
Fra tante belle
Quella che cingerti
Deggia l’allòr.
Ve’ quante ambiscono
Dame e donzelle
Di offrirti il nobile
Segno d’onor.
(In fine del suddetto Coro il Granduca j Bianca
e Leonora si alzano )
Il Granduca (al Cavalier vincitore)
Scegli qual mano cingerti
Deggia T ambito alloro.
Il CayALIER VINCITORE ( additando Leonora)
La man di lei che onoro...
(Un Araldo presenta una corona d’ alloro a Leonora. Il Vin¬
citore alza la visiera, e ognuno riconosce Guido Alitinol i.
Generale sorpresa)
Leo. (Egli!...)
Il vinto Cavaliere (LJ iniquo !...)
Tutti gli altri (Oh ciel !...)
Tutti ( « Var^)
Leo. (Egli è Guido! Oh in qual momento
Lo tradisce incauto amor!
Palpitare il cor mi sento
Di sorpresa, e di terrori)
Guido (In vederla, oh qual contento,
Qual piacer m’inonda il cor!
Ah ! l’ incanto d’ un momento
Non sia sogno ingannator!)
Il vinto Caaaliere
(Ei m’ ha vinto nel cimento...
Ei m’insidia nell’onor !...
9
PRIMO
Ma punir con rio tormento
Lo saprò nel mio furor !)
Il Granduca, Bianca, Caccini e Coro
Manifesto è in tal momento
Il pensier del vincitor:
Collo sguardo e coll’ accento
Il desio svelò d’ amor !)
Il Granduca (« Leonora)
Ornai del nobil lauro
Cingi la fronte al prode!
CoRo(a Guid°)k te d’intorno echeggino
I cantici di lode !...
Il vinto Cavaliero
(Io fremo!...)
(Oh immenso giubilo!...)
(Mi trema in petto il cor!...)
II suon di lieti plausi
Esalti il vincitori
( Guido s} inchina aranti a Leonora c da lei riceve la
corona del vinto torneo)
Tutti
Leo. e Guido
(Di arcana letizia - il core ho ripieno:
Mi par de’ prim’anni - un giorno sereno!
Non sia la mia gioia - un lampo fugace,
Non sia che la pace - s’involi da me!)
Il vinto Cavaliere
(Di arcana letizia - il core han ripieno;
Ma un fiero sospetto - ne turba il sereno!
É il loro contento - un lampo fugace:
Intera la pace - per gli empi non v’è!)
Leonora de Medici 2
Guido
Leo.
Coro
ATTO
Il Gra induca, Bianca e Caccini
(Di arcana letizia -il core han ripieno;
Ma un fiero sospetto - ne turba il sereno!
È il loro contento - un lampo fugace,
Se intera la pace - con essi non è!)
Il Coro ( a Guido)
Sospir (fogni prode - fu il lauro d* onore;
Ma tu r ottenesti - in premio al valore!
E solo al tuo nierto - dovuto quel serto,
Che ha reso più splendido -la man che tei die’!
(Il Granduca j Bianca e Leonora col seguilo delle Dame, dei
Paggi e dei Cavalieri si allontanano al suono di festivi stru¬
menti , mentre gli Armigeri di filano e il Popolo si disperde
da varie parti. — Restano soltanto in iscena il vinto Ca¬
valiere e il suo fido Scudiero )
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SCENA II.
Piero e Franeiotto.
PlERO (alzando la visiera)
Vedesti?...
Fra. Io vidi! ..
Piero In Roma ella mi crede!...
Fra. E puoi frenar nel petto
E’ ira, o signor?...
Pjero Dal Tebro io mossi, il sai.
Onde punir la mia consorte infida,
Che d’onta mi coperse!... Oh rea! bfev* ora
Celato ancor per vendicarmi io resto!
Fra. Ma 1’ amor vincerà?...
PRIMO
Piero Io la detesto!..
Non amato e non amante
A colei mi univa il fato;
Ad un nodo abominato
Mi costrinse il genitori
Fossi io morto in quell’ istante
Che il destili m’offerse a lei.
Or tradito non sarei,
Infamalo nell’ onori...
Fra. E in tuo potere il compiere
Pronta, mortai vendetta!
Piero Vieni - l’iniqua ingiuria
Degli empi il sangue aspetta
Fra. Som teco.
Piero Nelle splendide
Notturne feste a corte
»
Voglio scoprirmi ai perfidi.
Vieni... ho deciso — morte ! !
Fra. Entrambi?...
Piero Inesorabile
Sarò coi traditori...
Nel sangue lor compita
Sarà la mia vendetta;
La vuol da me, l’aspetta
♦ r g
II mio tradito onori
t i >
Appien mia trama è ordita;
Punir gl’ iniqui anelo:
Squarciar si deve il velo
D’un esecrato amor!
• • • • t \
Fra. Chiede da te vendetta
' t
11 tuo tradito onori
SCENA III.
Appartamento nel palazzo Pilli. Porte in fondo, porta segreta
a sinistra, e verone aperto a dritta.
Leonora va a sedere sur una seggiola presso un tavolino
ed appoggia la fronte alla sua mano.
Sola alfine son io...
Sola co’ miei pensieri!...
[volgendo lo sguardo al verone ) Oh perchè mai
Si diffuse del ciel si bello il riso
Sulla gentil Fiorenza: e in questo suolo
Perchè dal suol natio
Mi trasse il genitor • ••• ciho) Io qui ti vidi,
O fatai cavalier: qui dal tuo labbro
La prima volta appresi
D’amore a palpitar!... Allor conteso
Questo amor, che or mi strugge, ah no, non era
Era puro desio... cara speranza...
Oh! passati miei giorni! - oh! rimembranza!
Sparì, qual sogno rapido,
Del dolce amor l’incanto!
Or m’ è conforto il chiedere
La voluttade al pianto:
E a me delitto è il piangere,
Delitto il sospirar!
Talora un fier presagio
Favella a me di morte; '
PRIMO
LJ ira mi pinge orribile
Del mio crude! consorte;
Cader mi sembra esanime
Sotto il cruento acciari...
f“
SCENA IV.
Coro di Damigelle e detta.
Coro II crin di rose adornati,
Brillare ognor tu dèi.
Di questo ciel sì limpido
L’astro più bel tu sei;
Vediam per te sorridere
La gioia in ogni cor!
Leo. Mercè, dilette amiche,
Mercè di tanto amor!...
(fu sè) (Finto nel volto ho il giubilo,
E m’ange un rio dolor!...
Questa larva di contento
É supplizio al mesto core!
Spento il riso dell’amore,
Langue il fior di mia beltà!
La mia vita a foco lento
Si consuma, si distrugge...
Un pensier che mai non fugge
Infelice ognor mi fa!)
Damigelle Dei giardini tra gl’incanti,
Tra le danze e i lieti canti,
Come un’iride di gioia,
Il tuo sguardo splenderà.
(Leonora enU'a nelle sue stanze j seguita dalle Damigelli
ATTO
U
SCENA Y.
Guido dalla porta segreta.
Tutto si compia intero
fi sacrifizio mio. Lontano esiglio
Si elegga, e il sovvenir dei di ridenti
"Lungo da lei si rechi. Ah no, non posso
Allontanarmi senza pria vederla
Anche una volta. A lei ripeter voglio
Che, dovunque mi tragga il cielo irato.
Io l’amerò, come l’amava il core
Nel soave primier giorno d’amore!
Ah! dal giorno in eh’ io mirai
La sua grazia, il suo candore.
Tutti ah tutti a lei sacrai
1 pensieri del mio core!...
Me infelice! io la perdei,
Rio destin me l’ha rapita,
Ha coperta la mia vita
Di tristezza e di squallori...
Io qui la rivedrò l’ultima volta!...
Eccola...
SCENA. VI.
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Leonora, e detto,
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LlJO. {sorpresa) Guido!... ( vuole allontanarsi )
Guido ( trattenendola ) Noli fuggir... Mi ascolta!
lao. Tanto ardisci?... In queste soglie
Che ti tragge?...
PRIMO 15
Guido
Immenso amore
Leo.
Non sai tu di chi son moglie?
Non conosci il mio dolore?...
La mia fama, l’onor mio
Non coprir d’ un fosco vel!...
Guido
Ah! la vittima son io
Del destino il più crudeli...
Leo.
Qui che ti tragge, o improvvido?
Qual puoi nutrir speranza?...
Dèi cancellar dall’anima
♦
D’ amor la rimembranza;
Di quell’ amor che univaci
Nella fuggita età!
Guido
Che dici! la memoria
Di quell’età fuggita,
Che sol restar dovevami
Sostegno della vita,
Fino alla tomba Y unico
Conforto a me sarà!
Leo.
Oh! va, mi lascia, ahi misera!
Ti caglia l’ onor mio!...
Guido
Questo sospiro è 1’ ultimo
D’ un necessario addio!
Leo. (con
sorpresa)
Forse in estrania terra
Gire vuoi tu?...
Guido
La morte,
Avventuriero in guerra,
Vado a incontrar da forte...
Per la mia tomba un lauro
Dato mi fu da te! -
Addio !...
Jfi ATTO PRIMO
Leo. (mal frenando la sua emozione )
Ah no... non dirmelo...
Gt loo M’ami tu dunque?.,.
Leo. Ahimè!...
a 2
Godo (con trasporto)
Ah sì, tu m’ami, oh giubilo!
Ah sì, tu m’ami, o cara!
Un detto sol compensami
Tutta una vita amara...
Ripeti ancor, ripetimi
L’ accento dell’ amor !
Leo. (confusa) Qie mai ti dissi, oh incauta!
Ah! m’ha tradito il core!
Un detto sol può perdermi
Dannarmi al disonore,
Fuggimi, o Guido, ah fuggimi:
Salvami vita e onor!
( Leonora con dolce violenza l'espinge Guido fino alla
porla segreta j e si allontana.)
FINE DELL’ATTO PRIMO.
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UNA TREMENDA SORPRESA
SCENA PRIMA.
Giardini del palazzo Pitti vagamente illuminati.
Odesi il suono e lo strepito di una grandiosa festa.
Eleganti Maschere, Dame e Cavalieri in costume da ballo
a poco a poco si adunano e formano varii crocchi.
Coro
Fugata è la notte - da vivi splendori;
Han Eaure rapito - l’olezzo dei fiori;
AI suono dei sistri - la danza si è desta;
Oh giubilo! è questa - la reggia d’amor!
La folla si unisce - dei giovani alteri,
E giungon le belle - dai dolci pensieri ;
Giammai non si vide - più splendida festa;
Oh giubilo! è questa - la reggia d’arnor!
(sì allontanano)
ATTO
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SCENA II.
Piero solo, coperto di un nero dominò.
Come un fantasma io qui mi aggiro... Io voglio,
Ascoso in questa larva,
Leggere in volto ai scellerati e in core...
Sangue, sangue domanda il mio furore!
,JPer poco, ancor per poco
„ Dissimular conviene;
„Ma già dell5 ira il foco
„Mi scorre nelle vene:
vÈ dal mio cor disdetta
» La voce di pietà!
5? LJ estrema mia vendetta
5? Inorridir farà!
(Odorisi vicini e fragorosi suoni e voci di gioia. —
Piero si ritira .)
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SCENA III.
Il Granduca Francesco, Bianca e Leonora col seguito
di Dame, di Cortigiani e di Paggi. Guido, Caccini,
Francioso, gli Scudieri e le Maschere, tra le quali
confondesi Piero.
! '..vì r: ■ ’ ’ '
Dl?CA (« Leonora )
AI suon dell’arpa armonica
Tempra, o gentile, un canto,
Tu che versare all’anima
Sai la dolcezza o il pianto!
SECONDO 19
Delle tue note spiegaci
Il magico poter,
Che di delizia è un’ estasi ,
Un riso di piacer!
( Un Paggio presenta V arpa a Leonora)
Leo. Voglio una storia esprimere
Dolente ed infelice:
Francesca io canto! iiia *è) (È il cantico
Che al mio dolor si addice!...)
Guido (a parte J con gioia )
(Ella mi adombra in Paolo!...)
Piero (a parte 3 furente)
(Il tuo Lanciotto è qui!...)
Leo» ( canta „ accompagnandosi coll'arpa)
Noi leggevamo un giorno per diletto
Di Lancillotto come amor lo strinse :
Soli eravamo e senza alcun sospetto.
Per più fiate gli occhi ci sospinse
Quella lettura e scolorocci il viso ;
Ma solo un punto fu quel che ne vinse...
GuiDO ( interrompendola con trasporto)
È d’Alighier la pagina
Sul labbro tuo più bella!
Piero {piano a Guido e con sarcasmo)
(Un’ allusion gradevole
Forse hai trovata in quella? -
Più non pensare a lei...)
(lo prende per un braccio e lo allontana da Lconoi a)
Guido (forte t sdegnato)
(Che ardisci tu?... chi sei?...)
(Chi mi son io?... ravvisami...)
(si toglie la maschera , e lascia cadere il domino)
Piero
ATTO
20
(«UIDO ( indietreggiando )
Piero!!...
Duca. Bia., Cac., Fra., Coro Oh! sorpresa!
Lf.O. {Sgottila)
{Breve silenzio.)
Tutti (a parte)
1 jf.o. (Oh vista! oh strazio!
Io son perduta!...
Resta quest’anima
Incerta e muta!...
In sen trascorremi
Un gel d’orror !...
È inesorabile
Di Piero il cor!...)
Guido (Oh vista! oh strazio!
Io Pho perduta!...
Resta quest’anima
Incerta e muta!...
In sen trascorremi
Un gel d’orror!...
E inesorabile
Di Piero il cor!...)
Piero (L’iniquo palpita :
Ei l’ha perduta.
Resta la perfida
Incerta e muta!
Tremino, tremino
I traditor !...
E inesorabile
Di Piero il cor!...)
(Ahimè!!)
/
21
SECONDO
Duca, Biaiv., Cacc., Fran. e Coro
(Oh vista! oli strazio!
Ei l’ha perduta!...
Resta la misera
Incerta e muta!...
Scorre in queir anima
Freddo terror !...
E inesorabile
Di Piero il cor!)
( Piero reprime lo sdegno , e con simulato sorriso si volge
a Leonora., che è tremante e la prende sotto bi'accio)
Piero A te, o donna, il mio giungere io spero
Di novella letizia foriero:
Onde farti una grata sorpresa
Improvviso il tuo sposo tornò!...
Guido {d a sè)
(Ei mendace la calma palesa!)
Leo. {da sè )
(Che pensare, che dire non so!)
(a Fiero ) \\ mi0 palpito... il mio turbamento...
Piero E l’eccesso del nuovo contento!...
Duca e Coro
Delle danze il piacer si riprenda:
Torni l’alma di gioia a brillar!..
PlERO ( conduce Leonora avanti alla scena > e le dice piano con
terribile accento:
(Donna iniqua! si tolga la benda:
Io gioisco in vederti tremar!...)
Tutti
Leo. Veggo, ah veggo qual m’aspetta
Rio destili dal tuo furore:
e>
àTTO SECONDO
Hai tu sete di vendetta,
Hai nel sen di tigre il core...
II tuo nome, o snaturalo,
Vuoi d’infamia ricoprir!
Piero Spegnerà la mia vendetta
Nel tuo cor l’indegno amore :
Scenderai, da me reietta,
Della tomba nell* orrore...
Empia donna! ha scritto il fato
Il tuo strazio, il tuo morir!
Guido (« parte)
> (Di sua donna al prego e al pianto
Ch* ei rattempri il rio furore,
E per me, per me soltanto
Sia tremendo il suo rigore...
Ah! su lei Io scellerato
Già comincia ad infierir!)
Doga, Bian., Caco., Fran. e Coro (a parte)
(Ogni cor s’è già turbato
Per sinistro presagir!)
(il Granduca parte con Bianca e col suo nobile corteggio.
— PierOj simulando accompagna Leonora . — Tutti si
allontanano.)
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FINE DELL’ ATTO SECONDO.
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Vi 1'!
LA MEDITATA VENDETTA
SCENA PRIMA.
Sala illuminata nel palazzo Pitti.
Molti signori , amici di Piero , stanno presso varii tavo¬
lini, altri seduti giuocando, altri appoggiati. Piero
sta in mezzo a tutti. I Paggi girano intorno con anfore
d’argento, e mescono squisiti vini.
Piero „ Albeggia, o amici!... É pallida
„ La luce dei doppieri!
«Eppure ancor si versino
«I vini nei bicchieri;
E un’altra volta tentisi
L’infida sorte...
« Ah sì:
rBeviam! giochiam! nel giubilo
Ci trovi il nuovo dì!...
Coro
24 ATTO
PIERO ( alzando la sua tazza)
I.
S’empia il bicchier - di buon liquor!
Viva il piacer! - viva l’amor!...
Beviamo ancor, - e troverà
Il nostro cor - r ilarità !...
Coro Ah sì: beviamo!.
Tutti
Ogni pena, ogni tristezza
Rifuggir da noi dovrà;
Dei piaceri nell’ ebbrezza
Troverem l’ilarità!
II.
Piero (prendendo il bussolotto dei dadi)
Nei tavolier - giochiamo ancor!
Viva il piacer! - Viva l’amor!...
Giochiamo ancor, - e troverà
Il nostro cor - l’ilarità!...
Coro Ah sì : giochiamo !..
Tutti
Ogni pena, ogni tristezza
Rifuggir da noi dovrà ;
Dei piaceri nell’ebbrezza
Troverem l’ ilarilà !
SCENA II.
i precedenti, e Vaccini, che misteriosamente si ap¬
prossima a Piero, mentre tutti gli altri sono tornati
a giocare.
C.\CC. (a Viei'Oj con aria di simulata afflizione )
Signor, perdona... zelo
Dell’onor tuo...
Piero Che vuoi?
A me che rechi?...
Cacc. Un foglio
Che all’amator scrivea,
E che intercetto...
PlEUO {dopo aaer letto avidamente) Oh rea!...
Alfine, alfìn prorompere
li mio furor dovrà!...
Tutto ah tutto io già ti sento ,
0 piacer della vendetta!...
Vii rivai , consorte abietta ,
Sorge a voi Y estremo albor!
lo ne udrò Y ultimo accento ,
Spento il fior della speranza;
Io vedrò con esultanza
U agonia dei traditori
Cacc. (« parte)(0 superba, in odio lento
Si cangiò spregiato amor!)
Coro (a p^'te) (Di procelle, di spavento
Questo giorno è apportatori)
( lutti si allontanano.)
ATTO
SCENA III.
Appartamento, come alla scena terza deir atto primo.
SLconora esterefatta.
Quale orribile sogno!... Ahimè! qual sogno
Che di terrore mi agghiacciò le vene!...
(le si presenta alla mente la terribile visione)
Oscuro il cielo e minaccioso... Àvea
Questa magion funebri ammanti... In terra
Eravi un mar di sangue; ivi notanti
Tre teste semispente!... Era la prima
Ancor leggiadra e bella
La testa d’isabella!...
L’altra di Bianca offria
Le avvenenti sembianze!...
E la terza... oh! la terza... era la mia!!
(si copre il volto con ambe le mani , e resta qualche
istante in silenzio )
^Fatal presagio!.., e più fatale io sento
*’In cor presentimento!... Io, mentre riede
55 Piero di sangue sitibondo, incauta
Oso Guido appellar?... Io I’ amo dunque
" Quest’ uom fatai , che riveder desio
" Anche un’ultima volta?...
Gran Dio, gran Dio, deh! tu pietoso salvami!...
r Tu la mia prece ascolta!...
(cade genuflessa , umilmente pregando)
— 7
TERZO
Tu sai che in core non io son rea
Qual forse il mondo di me sospetta;
Tu sai che svellermi dal cor volea
L’onnipotenza d’un primo amor!...
Salvami, oh salvami da ria vendetta!
Del fier mio coniuge tempra il furor!...
SCENA IV.
Bianca, e detta.
Bi AIV. [giungendo affannata e guardinga)
Sorgi, Leonora; e, se anco in tempo, fuggi
Da fato orrendo...
Leo. {alzandosi sbigottita) Cile di’ tll ?...
Bian. Funesti
Detti di morte Piero
.
Coi Granduca parlò... Qui ad avvisarti
Io sollecita mossi...
Leo. Oh ciel! qual scampo?...
BlAIX. {indicando la porta segreta)
Una segreta via
Hai qui: per questa fuggi, e ti ripara
Presso il fratello, a Napoli... Agli sguardi
Deh! celali di ognun, deh! fuggi...
( Bianca accompagna Leonora fino alla piccola porta segreta ,
nella quale presentasi Piero.)
28
ATTO
SCENA V.
• , 1 *' • / \ ■; *, l } t. 4 *%. • * - > '
Piero, e dette.
*
Pi ERO E tardi !...
(a Bianca ) ite, o signora; io bramo
Solo restar con lei .. ( Bianca parte smarrita )
SCENA VI.
Leonora e Piero.
Piero Ed or che soli siamo,
Donna, rispondi a me.
{le mostra il foglio che ha ricevuto da Cacciai )
Queste conosci, o perfida,
Cifre d’ arcano amore?...
Impallidisci? palpiti?
Senti la morte in core?...
Ah scellerata! il velo
Del rio mistero è sciolto:
Empia! io ti leggo in volto
La tua malvagità!
Leo. Crudel! se in cor di leggermi
Dato ti fosse il vero,
Vedresti che incolpabile
Son d’ogni rio pensiero!...
Giuro... e mi sente il cielo...
Giuro eh’ io rea non sono...
L'ultimo addio gli dono:
E un senso di pietà!
2 0
TERZO
Piero Pietà? tal senso simula
Il mal celato ardore...
È impuro foco, è smania
Che ti divora il core!...
Leo. Crudel !...
Piero L’amato foglio
A. lui spedir voli’ io...
( con feroce sarcasmo)
Del tuo pietoso addio
Io spettator sarò;
Quindi...
Leo. Comprendo, o barbaro!.,.
Piero Quindi punir saprò!...
(la prende per un braccio e la conduce fino alla porta del fondo)
Tu non sapevi, o infida,
Che sempre, a cenni miei pronta è la morte?...
(apre la tappezzeria della suddetta porta 3 e le fa vedere g li
Armigeri che là trovatisi in aguato)
Mira...
Leo. Oh terror!...
Piero ( chiude la tappezzeria) Colà quel traditore
Morrà!...
Leo. Si nero eccesso
Deh! non compir... Ti muova il pianto mio,
II mio dolore...
PlERO (sentendo rumore di passi fuori della porla segreta)
È desso !...
oO ATTO
SCENA VII.
I precedenti, e Guido dalla porta segreta.
(iUIDO ( con estrema sorpresa alla rista di Piero )
Ah! chi vegg’ io!!...
( alcuni momenti di silenzio • Guido e confuso 9 Leonora tremante )
Pi E ftO ( fremendo )
Il tuo tremendo giudice
In me , fellon , tu vedi !
Sempre di tua nequizia
Irne impunito credi?...
Vendetta atroce e orribile
Chiede l5 onor da me!
Guido («^e™)Tutta comprendo, o demone,
La tua fierezza atroce;
So che impotente a muoverti
È di pietà la voce...
Ma pur per lei ti supplico,
Per lei che rea non è !
Leo. (a Guido) Ah ! lo sperare, o misero,
Da lui pielade è vano!
Entrambi a duro strazio
Ne serba il desumano...
Ah! non sperar da un Medici
Al tuo pregar mercè!
Piero (con fiera ironia)
Tremate alfin!... vedete
Alfìn la vostra sorte!...
Scritti ambidue voi siete
In pagine di morte!...
TERZO
ór
a 3
Leo. (« Piero)
r. Deh! questa rivoea condanna funesta...
» T’arrendi, paventa la mano suprema!...
55 Se ancor di virlude un senso ti resta ,
» Deh plachi il mio pianto la tua crudeltà!
Guido (a piero)
Ti sbrama, o perverso! e il sangue versato
Ricada sull’ empio tuo core furente!
"A che più t’arresti? mi uccidi, spietato...
'Codardo, non voglio, non chiedo pietà!
Piero (a Guido)
v Fa 1J ultima prece..., rivolgiti a Dio
’Tn questo di morte istante supremo!
"La tomba si schiude... furente son io:
’*L’ardor di vendetta più freno non ha!...
(a un comando di Picroj, gli Armigeri traggono Guido
entro la porla del fondo} che chiudono)
Leo. ( dissennala )
Me pure, me svena...
PlERO ( brandisce il pugnale per trucidarla j ma cangia a un tratto
divisamente j ed esclama:)
Spergiura consorte,
Supplizio di morte - tua vita sarà!
( Piero si allontana . Leonora cade priva di sensi. Cala la tela).
FINE.
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ELENCO DFI LIBRETTI D’OPERE TEATRALI
PUBBLICATI COI TIPI DI
FRANCESCO LUCCA
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